Consoli e mastri orafi ed argentieri dal 1662 al 1765
Consoli e mastri orafi ed argentieri dal 1662 al 1765
Cento anni dopo aver contratto la scrittura sull’esame a mastro e sulle disposizioni inerenti alla conduzione commerciale nella fiera annuale o esposizione campionaria d’agosto nel piano dell’Annunziata e sulle elemosine da devolvere per la “Bara e Misterio”, i mastri orefici e due argentieri registrarono il parlamento e poi contratto stilato nel 1662 all’archivio senatoriale. Nel documento si apprendono i nomi dei mastri, dei consoli e dei consiglieri componenti la maestranza della prima e seconda indizione 1661/1662 e 1662/1663. Nel 1671, anno d’inizio della cosiddetta “rivolta della fame” generata a Trapani dal ceto dei corallari e degli scultori, i mastri orafi e argentieri chiesero al vicerè Claude la Moral Principe di Lignè, di affiancare nei preziosi lavorati oltre la bollatura del simbolo DVI (Drepani Urbis Invictissima) le iniziali del nome e cognome del mastro artefice e del console dell’arte. Cinque anni dopo, il senato trapanese coinvolse tutte le maestranze a denunciare e far trascrivere il nome del console e del consigliere di ciascuna arte all’archivio senatoriale, per motivi di controllo e per accettazione di responsabilità giuridica. Nel contratto stilato nel 1662 troviamo una nutrita rappresentanza dell’arte orafa e degli argenti. Volendo agevolare la ricerca e una probabile attribuzione ad oggetti orafi o argentei ancora di dubbia assegnazione, pubblichiamo alcuni elenchi con i nominativi dei mastri operanti in diversi anni e le attinenti sigle identificative di ognuno. Sigillo degli orafi ed argentieri con il patrono S. Eligio vescovo (588-660) corona, falce e logo di Trapani “Città Invittissima)
© Salvatore Accardi, settembre 2012
Nomi e cognomi dei mastri argentieri del 1662 tratti dal contratto 1662 1° e 2° semestre
1° Semetre
Bartolomeo Gennaro (console)
Nicolò di Caro (consigliere)
Simone Camamo
Filippo di Vita
Matteo Gervasi
Tommaso Mirabile
Giovanni Battista la Francesca
Antonino Sconduto
Giuseppe Merlo
Giovanni Scannatella
Eliseo Gervasi
Giuseppe Torre
Nicolò Amodeo
Giorgio Rizzuni
Blasio Rascaporta
Pietro Terranova
Rocco Calatino
Filippo Magliocco
Alberto Pirao
Vincenzo Incandela
Nicolò Clutia
Vito Scannatella
Bernardino Faticato
Bernardino la Francesca
Giuseppe Montes
Giuseppe Cipollina
Antonino Morana
1662 2’ Semestre
Antonino Sconduto (console)
Nicolò di Vita (consigliere)
Matteo Gervasi
Giuseppe Torre
Giovanni Battista la Francesca
Giuseppe Merlo
Eliseo Gervasi
Blasio Rascaporta
Rocco Corracino
Nicolò Amodeo
Antonio Sole
Simone Camamo
Alberto Pirao
Bartolomeo Gennaro
Nicolò di Caro
Giovanni Scannatella
Tommaso Mirabili
Blasio Torre
Pietro Terranova
La turnazione dei consoli avveniva annualmente e che il designato consigliere l’anno successivo, di norma, era nominato console dell’arte.
Lista dei nomi dei consoli dell’arte argentiera, poi orafa, dal 1740 al 1760
1740 Vincenzo lo Iacono
1741 Giovanni Battista Porcello
1742 Vincenzo lo Iacono
1743 Giovanni Battista Porcello
1744 Ottavio Martinez
1745 Alessandro Porrata
1746 Vincenzo lo Iacono
1747 Giovanni Battista Porcello
1748 Ottavio Martinez
1749 Carlo Caraffa
1750 Ottavio Martinez
1751 Matteo Buzzo
1752 Carlo Caraffa
1753 Giuseppe Piazza
1754 Carlo Caraffa
1755 Angelo la Monica
1756 Nicolò Campaniolo
1757 Giuseppe Piazza
1758 Carlo Caraffa
1759 Domenico Rizzo
1760 Domenico Rizzo
Lista mastri argentieri e orafi attivi a Trapani nel 1726 e 1754 1726
Vincenzo Amato (console)
Alessandro Porrata (consigliere)
Nicolò Lanza
Saverio Sconduto
Gabriele Bertolino
Francesco lo Iacono
Giovanni Battista Porcello
Francesco Lipari
Vincenzo Iacono
Matteo Buzzo
Leonardo Sconduto
Francesco Bonanno
Nicolò Lombardo
Vito Bonanno
Alberto Arceri
Leonardo di Bartolo
Pietro Maurici
Francesco Ficara
Bartolo Bosco
Nicolò Liotta
Melchiorre Ficara
Giovanni Giuseppe Manno
Mario Virzì
Antonio Anastasi
Mario Parisi
Antonio d’Angelo
Geronimo di Sances
1754
Carlo Caraffa (console)
Angelo Monica (consigliere)
Giuseppe Piazza
Ottavio Martinez
Natale Daidone
Girolamo Daidone
Pietro Maurici
Melchiorre Pisciotta
Giuseppe Santico
Andrea Fiore (console 1734)
Pietro Fontana
Domenico Rizzo
Antonino Ettari
Bernardo Zorba
Vincenzo Parisi
Vito Bella
Saverio Fontana
Nicolò Parisi
Gaetano Alagna
Giuseppe Naso
Manuele Cutrona
Tommaso Magro
Matteo Buzzo (due volte console 1751)
Angelo Sandias
Giacomo Moncada
Nicolò Campaniolo
Lista mastri argentieri e orafi in attività a Trapani nel 1756 e 1765 1756
Nicolò Campaniolo (console)
Giuseppe Piazza (consigliere)
Matteo Buzzo (console cessato)
Francesco Lipari
Nicolò Lotta
Mario Parisi
Carlo Caraffa
Antonino Ettori
Nicolò Parisi
Francesco Buzzo
Bernardo Zorba
Giuseppe Santico
Michele Tombarello
Pietro Fontana
Ottavio Martines
Antonio Daidone
Giuseppe Anastasi
Tommaso Mauro
Giacomo Moncada
Girolamo Daidone
Melchiorre Pisciotta
Vito Caraffa
Vincenzo Parisi
Andrea Fiore (console cessato)
Gaetano Alagna
Saverio Fontana
Natale Daidone
Saverio Fiore
Angelo Sandias
1765
Angelo la Monica (console)
Giovanni Porrata (consigliere)
Girolamo Daidone
Nicola Campaniolo
Carlo Caraffa
Vincenzo Parisi
Nicola Parisi
Antonio Daidone
Pasquale Daidone
Giacomo Culicchia
Arcangelo Spanò
Stefano Carta
Antonino Ettori
Vincenzo Genna
Angelo Sandias
Felice Fugallo
Bernardo Zorba
Francesco Buzzo
Alessandro Porrata
Carlo Rizzo
Antonino Rizzo
Giuseppe Santico
Paolo Greco
Vincenzo Bonaiuto
Rocco Bertolino
Elenco delle sigle attribuite a ciascun mastro dal 1726 al 1765
AA Antonio Anastasi
AA Alberto Arceri
AA Antonio d’Angelo
AD Antonio Dajdone
AE Antonio Ettore
AF Andrea Fiore
AM Angelo la Monica
AP Alberto Pirao
AP Alessandro Porrata
AR Antonino Rizzo
AS Angelo Sandias
AS Antonino Sconduto
AS Antonio Sieli
AS Arcangelo Spanò
BB Bartolo Bosco
BG Bartolomeo Gennaro
BR Blasio Raccaporti
BT Blasio Torre
BZ Bernardo Zorba
CC Carlo Caraffa
CR Carlo Rizzo
DR Domenico Rizzo
EG Eliseo Gervasi
FB Francesco Bonanno
FB Francesco Buzzo
FF Francesco Ficara
FF Felice Fugallo
FI Francesco lo Iacono
FL Francesco Lipari
GA Gaetano Alagna
GA Giuseppe Anastasi
GB Gabriele Bertolino
GBF Giovanni Battista la Francesca
GBP Giovanni Battista Porcello
GC Giacomo Culicchia
GD Gieronimo Dajdone
GGM Giovanni Giuseppe Manno
GM Giacomo Moncada
GM Giuseppe Merlo
GN Giuseppe Naso
GP Giuseppe Piazza
GP Giovanni Porrata
GS Gieronimo di Sances
GS Giuseppe Santico
GS Giovanni Scannatello
GT Giuseppe Torre
LB Leonardo di Bartolo
LS Leonardo Sconduto
MB Matteo Buzzo,
MC Manuele Cutrona
MF Melchiorre Ficara
MG Matteo Gervasi
MP Mario Parisi
MP Melchiorre Pisciotta
MT Michele Tombarello
MV Mario Virzì
NA Nicolò Amodeo
NC Nicolò Campaniolo
NC Nicolò di Caro
ND Natale Dajdone
NL Nicolò Lanza
NL Nicolò Lombardo
NL Nicolò Lotta
NP Nicolò Parisi
NV Nicolò di Vita
OM Ottavio Martinez
PA Pasquale Daidone
PF Pietro Fontana,
PG Paolo Greco
PM Pietro Maurici
PT Pietro Terranova
RB Rocco Bertolino
RC Rocco Corracino
SC Stefano Carta
SF Saverio Fiore
SF Saverio Fontana
SM Simone Camamo
SS Saverio Sconduto
TM Tommaso Magro
TM Tommaso Mauro
TM Tommaso Mirabili
VA Vincenzo Amato
VB Vito Bella
VB Vincenzo Bonaiuto
VB Vito Bonanno
VC Vito Caraffa,
VG Vincenzo Genna
VI Vincenzo Iacono
VP Vincentio Parisi,
VR Vincentio Rodolico
Sigle di mastri ripetute dal 1726 al 1765
AA
AP
AS
FB
FF
GA
GM
GP
GS
MP
NC
NL
SF TM VB
AA Antonio Anastasi
AA Alberto Arceri
AP Alberto Pirao
AP Alessandro Porrata
AS Angelo Sandias
AS Antonino Sconduto
AS Antonio Sole
AS Arcangelo Spanò
GA Gaetano Alagna
GA Giuseppe Anastasi
GM Giacomo Moncada
GM Giuseppe Merlo
GP Giuseppe Piazza
GP Giovanni Porrata
GS Gieronimo di Sances
GS Giuseppe Santico
GS Giovanni Scannatello
FB Francesco Bonanno
FB Francesco Buzzo
FF Francesco Ficara
FF Felice Fugallo
MP Mario Parisi
MP Melchiorre Pisciotta
NC Nicolò Campaniolo
NC Nicolò di Caro
NL Nicolò Lanza
NL Nicolò Lombardo
NL Nicolò Lotta
SF Saverio Fiore
SF Saverio Fontana
TM Tommaso Magro
TM Tommaso Mauro
TM Tommaso Mirabili
VB Vito Bella VB Vincenzo Bonaiuto VB Vito Bonanno
Osservazioni sulle punzonature GG CCC
Corona di Spine Argento fuso cm.5, diam. cm.17 Marchio della città di Trapani DUI, GP CCC Argentiere trapanese della seconda metà del sec. XVIII Console Carlo Caraffa Gruppo dei Misteri Ecce Homo
Bibliografia: L. Novara, Corona di spine, in AM. Precopi Lombardo – L. Novara, Argenti in processione. I Misteri di Trapani, Marsala 1992, 4.12.3, p.138
Tratto dal sito unipa
Riguardo l’annotazione Marchio della città di Trapani DUI, GP CCC, per ipotesi, si potrebbe attribuire quest’opera a Giuseppe Piazza attivo negli anni di consolato di Carlo Caraffa del 1752, del 1754 o del 1758 e non a Giovanni Porrata, presente tra i mastri del 1765. Nel 1752 Carlo Caraffa era console dell’arte e l’anno dopo subentrava nell’incarico Giuseppe Piazza, riconfermato nel 1757. In conseguenza di ciò, la corona di spine probabilmente è stata creata tra il 1752 e il 1758 e il dato certo potrebbe affiorare solamente con testimonianza di carta scritta ovvero di apoca o contratto di committenza notarile. Si ricorda che nel 1757, i calzolai, detti cerdoni, affidarono allo scultore Baldassare Pisciotta il rifacimento della vara del mistere “Ecce Homo”, in cui, l’artista dipinse la scarpa, simbolo della maestranza. Attinente a questa notizia potrebbe formularsi l’ipotesi che i cerdoni vollero abbellire il proprio mistere nel corso di quegli anni, e commissionarono diversi oggetti in argento e alcuni rifacimenti sia sulla vara del mistere
che in quella portante l’insegna dell’arte, condotta in agosto nella cosiddetta “processione delle vare”.
Corona di Spine Antonio Nolfo 1764 Argento fuso - cm.4, diam. cm. 17,5 Marchio della città di Trapani DUI, MT GDC Argentiere trapanese della seconda metà del sec. XVIII: Michele o Mariano Tombarello
Console Girolamo Daidone Gruppo dei Misteri La coronazione di spine
Bibliografia: L. Novara, Corona di spine, in AM. Precopi Lombardo – L. Novara, Argenti in processione. I Misteri di Trapani, Marsala 1992, 4.11.2, p.126
Tratto dal sito unipa
Marchio della città di Trapani DUI, MT GDC Troviamo Michele Tombarello o Tumbarello elencato nella lista dei mastri argentieri ed orafi del 1756 diversamente da Mariano non presente in alcuna lista su riportata. Anche per appurare l’ipotesi che Michele sia l’artefice di questa corona, occorre affidarsi alla ricerca archivistica, a mente che il mistere dell’arte dei fornai e dei panettieri è stato rifatto da Antonio Nolfo nel 1764 e che nel decennio dal 1755 al 1765, era in atto la spinosa vertenza che coinvolse il ceto dei beccai-bucceri e dei venditori di frutta per la rispettiva riconosciuta nomina di maestranza.
Consideriamo della medesima stregua la realizzazione dell’armatura del soldato posta in processione sull’originaria figura di un giudeo anteposto a Gesù Cristo nella prima produzione del mistere di “Gesù con la croce in collo” del 1612 e sul susseguente affidamento dello stesso nel mistere detto “della Veronica” del 1620 affidato al ceto dei bottai.
Armatura Argento sbalzato e cesellato cm.72 Marchio della città di Trapani DUI, M.T AMC Argentiere trapanese Michele [doc.1761) o Mariano Tombarello (doc.1756-1761) Console Angelo La Monica Gruppo dei Misteri L’Ascesa al Calvario
Bibliografia: L. Novara, Armatura, in AM. Precopi Lombardo –
L. Novara, Argenti in processione. I Misteri di Trapani, Marsala
1992, 4.14.1, pp.161-164
Tratto dal sito unipa
Appuriamo il nome di Angelo la Monica con qualità di console dell’arte degli argentieri ed orafi nel 1755 e probabilmente questa armatura fu realizzata proprio in quell’anno per conto della maestranza dei bottai o dei venditori di fiori e frutta. Il mistere “della Veronica”, già in possesso al ceto dei carrettieri nel 1839, poi al ceto dei vinattieri, ora chiamato “del Popolo”, era ancora inconfutabilmente affidato al ceto dei
bottai nel 1723, come risulta nella menzione del capitolo 14 dello statuto di quest’arte pubblicato agli atti dell’archivio del senato di Trapani. Non si ha finora notizia certa del passaggio di questo mistere dal ceto dei bottai a quello dei fruttivendoli che lo tennero chissà per quanti anni. Ma ammirando e guardando attentamente gli stilemi impressi negli argenti prodotti dal 1751 al 1765, per conto di una maestranza affidataria del predetto mistere, si arguisce che le variegate figure di grappoli d’uva e il fogliame possano riferirsi od avere attinenza al mondo vegetale, indubbiamente proprio della maestranza dei vendifiori e vendifrutti, sebbene i medesimi stilemi li troviamo in altre opere e sculture a carattere religioso. Abbiamo affermato supposizioni astratte, che richiedono di essere confutate con attestazioni documentate, per essere certe e non dubbie. Si precisa di non aver alcuna divergenza su quanto pubblicato dagli autori citati nelle didascalie, che con la loro certosina ricerca hanno contribuito a diffondere le conoscenze sull’arte orafa ed argentiera trapanese e a costoro va il nostro dovuto plauso. Ci auguriamo che quanto esposto con i nomi degli orafi ed argentieri, nostro piccolo contributo, possano essere d’aiuto a chi vorrà
continuare la ricerca e catalogare gli artisti passati del periodo considerato … e sono tanti.
Osservazioni sulle punzonature GG CCC
Nell’elenco si desume una predilezione d’alcuni mastri argentieri ed orafi nei riguardi di quelli abili ed esperti a condurre e gestire l’attività dell’arte, più volte rieletti consoli. Notiamo che nel corso di nove anni di consolato Carlo Caraffa fu eletto quattro volte, mentre Vincenzo lo Iacono, Giovanni Battista Porcello ed Ottavio Martinez furono eletti tre volte. Compare per la prima volta il nome di Giuseppe Piazza, console nel 1753, ritenuto autore di tanti oggetti argentei facente parte d’alcuni gruppi dei Misteri di Trapani.
Consoli e mastri orafi ed argentieri dal 1662 al 1765 di Salvatore Accardi © – www.trapaniinvittissima.it