Consoli

Nel XVII secolo anche a Trapani, gli artigiani si consolidarono nella Corporazione delle Arti e Mestieri.

Nel periodo in cui gli Spagnoli concessero più indipendenza ai Comuni, Il Senato trapanese approvò i capitoli favorendo la partecipazione attiva delle Maestranze nella vita politica, sociale ed economica della città. Partecipando alle sedute dei Consigli generali, collaborando con le autorità comunali alla risoluzione dei problemi cittadini, tutelando gli interessi degli associati.

Ogni gruppo Sacro è affidato ad un ceto ( categoria o maestranza ) che gestisce, mantiene ed amministra l’affidamento dello stesso per mezzo di uno statuto interno alla categoria. La Maestranza di ogni singolo ceto si distingue in varie cariche e figure: Il Capo Console, il console, console ” Onorario ” e collaboratori.

Capo Console si riferisce ad una figura carismatica e di responsabilità della processione, a lui viene concesso l’atto di affidamento del gruppo Sacro, rappresenta la categoria in seno all’Unione Maestranze ( associazione che oggi raggruppa le categorie ), venendo riconosciuto da atto notarile come unico responsabile. Unica postilla alla candidatura l’apparenza alla categoria.

Console è un termine appartenente all’antica etimologia, si riferisce a chi in seno ad un ceto di appartenenza ricopre incarichi di responsabilità e di organizzazione della processione, come la raccolta di fondi nel ceto di appartenenza, pulitura e vestizione del gruppo sacro, custodia, mantenimento e lucidatura degli argenti e tutto ciò che concerne la gestione del gruppo Sacro senza nessun scopo di lucro e con tanta passione e amore. Un Console all’interno dell’amministrazione del gruppo ricopre degli incarichi dettati dallo statuto interno di categoria, vice capo console, console tesoriere e console segretario queste figure infatti assieme al capo console costituiscono il direttivo del gruppo. Può essere appartenente alla categoria, pensionato o essere di categoria non esercitante.

Console ” Onorario “ questa onorificenza viene concessa a chi si distingue con azioni e meriti all’interno di un ceto anche nel caso in cui non appartenesse alla stessa categoria.

Collaboratore è colui il quale collabora con i consoli pur non appartenendo alla categoria.

Nel 1952 la processione riacquista religiosità, compostezza e splendore; ciò si deve all’amore, passione ed entusiasmo dei consoli del tempo. E’ doveroso ricordare i consoli del ceto Agostino Gianformaggio e Antonio Marino. Negli anni successivi e fino al 1970 il signor Tommaso Corso. Uomini che seppero tenere vivo l’interesse delle nuove generazioni trasmettendo loro valori quali conoscenza del costume e degli usi del nostro popolo. Negli anni ottanta e novanta fino al 2008 il nostro ricordo affettuoso va ad un uomo che si è speso tanto per la maestranza ed il gruppo, il capo console Antonino D’Angelo collaborato dal conseguirsi dei Vice Capi Consoli Mario Monteleone, Giovanni Abate, Gaspare ( detto Rino ) Mucaria, Giovanni Indelicato, Danilo Gianformaggio, Bartolo Monteleone, Mimì Giaramida, e dai consoli Platimiro Fiorenza, Tommaso D’Antoni , Diego Pollina, Paolo Russo. Nel 2006 quando viene costituita l’Associazione ” La Separazione ” ceto Orefici viene cambiato l’assetto del gruppo Sacro. Ma è 2009 con il Capo Console Mimì Giaramida ( in carica fino al 2016 ) ed i suoi Vice Giovanni Indelicato e Bartolo Monteleone, che il gruppo e l’associazione si fondono in un profondo processo di rinnovamento, ciò è stato possibile grazie al proselitismo, la passione e l’entusiasmo del proprio credo, ma soprattutto all’inserimento nell’organico associativo di numerosi collaboratori che oggi ne sono il cuore pulsante ed il motore. Un ricordo particolare, va ai consoli scomparsi tra cui un affettuoso e pensiero profondo va al compianto Gaspare detto Rino Mucaria ( padre dell’attuale vice capo console Donatella ) che ci lasciò per miglior vita il 15 Febbraio 1997.